Piani di lavoro, tutti i trucchi per pulirli a seconda del materiale
Pulire con tempestività i piani di lavoro è uno dei modi principali per mantenere la cucina sempre pulita. È senz’altro un’operazione da poco, ma la molteplicità dei materiali delle varie superfici, dall’acciaio inox al legno, può far sorgere alcuni dubbi sui metodi di pulizia da utilizzare. In effetti, non c’è un metodo che valga bene per tutti i materiali di cui sono composti i piani di lavoro della cucina. Ma ognuno richiede il suo di metodo.
Ecco un’agile guida per pulire i piani di lavoro in base al materiale.
Piano di lavoro in acciaio inox
Per pulire il piano di lavoro in acciaio inox va benissimo il detersivo per piatti: ne basta una goccia su un panno morbido in microfibra.
bagnato con acqua calda. Occhio alle quantità perché, come saprai, il detersivo per piatti produce tanta schiuma, ma è l’ideale per eliminare tracce di unto e incrostazioni senza danneggiare l’acciaio. A tal proposito, è meglio non utilizzare detergenti in crema abrasivi in quanto possono graffiare.
Desideri solo cancellare le impronte digitali? Puoi farlo con una goccia di olio per bambini o brillantante da strofinare delicatamente con un panno asciutto.
Laminati e compositi sintetici
Il detersivo per piatti unito all’acqua calda resta una buona soluzione per i piani di lavoro in laminato e altri materiali sintetici, come l’acrilico e le plastiche che rivestono i truciolati. Ma i vari detersivi in spray antibatterici e disinfettanti sono senz’altro più pratici, e restano sicuri su un materiale di solito resistente come quello dei piani di lavoro sintetici.
In caso di macchie resistenti, puoi usare un detergente in crema che, su una superficie ruvida, puoi abbinare a una spazzola come quella che si usa per i piatti:
le rigide setole di nylon hanno la capacità di penetrare nella tramatura della superficie, rimuovendo così le tracce più ostinate.
Il piano della cucina in laminato presenta graffi? Puoi usare un prodotto per sigillare graffi su laminati o altre superfici, come le penne o altre paste che riproducono la levigatezza originale. Se la superficie e il colore del piano di lavoro sintetico lo permettono, puoi ricorrere a una soluzione più strong come la carta vetrata di grana media e fine o una paglietta delicata per piatti, per poi lucidare con un panno asciutto morbido.
Ma in ogni caso, resta un rimedio estremo.
Se il piano è lucido o laccato, il tocco finale della pulizia può essere dato da un panno in simil pelle, che lucida a specchio qualsiasi superficie.
Piano in ceramica
Le piastrelle di ceramica possono essere pulite con gli stessi metodi delle superfici laminate, fatta eccezione per la carta vetrata. Eventuali fughe nere tra una piastrella e l’altra possono essere sbiancate con un vecchio spazzolino da denti imbevuto di candeggina o, se preferisci, va benissimo una spazzola da bucato.
È importante risciacquare sempre con abbondante acqua.
Piano in legno
Se il tuo piano di lavoro è in legno puoi usare il classico detersivo per piatti, ma è al panno che devi prestare più attenzione.
L’ideale è avere una doppia scelta tra panni in microfibra realizzati con tessiture.
In versione più liscia, il panno permette di assorbire rapidamente ogni più piccola particella di acqua, un requisito indispensabile per il legno che in genere non gradisce il contatto “prolungato” con i liquidi. Se invece il panno ha fibre più spesse e in rilievo, rimuove lo sporco più difficile, anche senza detergente.
Perché è conveniente pulire i piani di lavoro in modo diverso a seconda dei materiali
I vantaggi di una pulizia mirata dei piani di lavoro della cucina permettono di mantenere il materiale sempre nuovo e in perfette condizioni, evitando di rovinarlo a causa di detergenti o metodi sbagliati.
Non ci resta che augurarti buon lavoro! E per un risultato eccellente, ti consigliamo di scoprire tutti i prodotti all’interno del sito.
Fonti: