Come pulire i pavimenti
Dopo aver riordinato, spolverato e passato l’aspirapolvere, per una casa splendente resta un solo lavoro di pulizia: lavare il pavimento. Il metodo è più o meno lo stesso per tutte le pavimentazioni, cambiano solo i detergenti e i panni: delicati per il parquet, più strong per ceramica e cotto.
Molto dipende, inoltre, dalle proprie abitudini nel fare i lavori domestici. Passiamo in rassegna i metodi più efficaci per pulire i pavimenti, dando un’occhiata anche a soluzioni più nuove e meno faticose.
Per prima cosa, procuriamoci un secchio con manico in cui versare acqua bollente e un tappo di detergente per pavimenti. Anche se siamo tentati di abbondare con le quantità di detersivo, nella speranza di pulire meglio, è preferibile non esagerare: troppo prodotto produrrebbe solo molta schiuma, difficile poi da risciacquare. Inoltre il pavimento potrebbe restare un po’ appiccicoso. La vera forza pulente dipende dal panno – ovviamente imbevuto di acqua più calda possibile e detersivo – unito al nostro olio di gomito.
Meglio il mop o il classico spazzolone?
A questo punto, si presenta la vera opzione per lavare i pavimenti: o il metodo classico con straccio e spazzolone oppure il mop da strizzare nel secchio apposito. Ma più avanti vedremo che ci sono almeno altri 2 metodi, studiati per ridurre la fatica e velocizzare i tempi.
Mop o straccio? Non c’è un mezzo migliore dell’altro per pulire i pavimenti, la questione è più una scuola di pensiero. Sicuramente il mop permette di non bagnarsi le mani, ma in una casa che si rispetti non può mancare un panno lavapavimenti, uno strumento indispensabile per le pulizie veloci di una singola stanza. Oltre che per asciugare le gocce di acqua dopo la doccia.
Un panno versatile per pavimenti è quello a doppia fibra, realizzato cioè con una tessitura in cotone e in microfibra: rimuove in profondità anche lo sporco più incrostato e unto e poi scivola con facilità su tutte le superfici, da quelli grezzi come il cotto e il gresa quelli più delicati e riflettenti come il marmo e la ceramica. Per il parquet possiamo orientarci su panni più morbidi e lisci.
Le mosse giuste per lavare i pavimenti
Immergiamo il mop o il panno nel secchio e lo strizziamo per bene, in modo che non sia troppo sgocciolante. Iniziamo così passarlo da un’estremità all’altra della stanza, spostandoci all’indietro: è un trucco per non sporcare la superficie appena lavata. Alcuni esperti dei mestieri di casa suggeriscono di passare il panno lavapavimenti in linea rotta, e di disegnare una figura a 8 se usiamo il mop. In ogni caso, è bene fermarsi nei punti ostinati ed esercitare un po’ di pressione in più. Per pulire gli angoli e i bordi, potrebbe essere necessario accovacciarsi e strofinare il pavimento a mano.
Dopo aver strofinato tutta l’area del pavimento, sciacquiamo il panno o il mop per poter ripetere l’operazione di pulizia. Per una maggiore igiene, possiamo usare un secchio a 2 scomparti, uno per l’acqua pulita con detersivo e l’altro per il risciacquo dell’acqua sporca.
Altri metodi per pulire i pavimenti
Per semplificare l’operazione di pulizia dei pavimenti, possiamo ricorrere ad altri metodi forniti per esempio dai sistemi che incorporano panno e manico tutto in uno in uno strumento. Alcuni modelli comprendono un mop in spugna antibatterica, per un rapido assorbimento dei liquidi e una base con pratico raschietto in gomma, per rimuovere efficacemente le macchie di sporco più ostinato.
Ci sono poi altri sistemi che consentono sia di spolverare che di lavare i pavimenti.
Sono dotati di un panno in microfibra che, usata asciutta raccoglie polvere, briciole e capelli, da bagnata lava a fondo i pavimenti. Il panno è fissato alla base con un sistema “a click” che permette di sfilarlo e inserirlo.